E cadrà la notte
ovvero il grande meccanismo
regia di Manola Nifosì- collaborazione al progetto artistico di Brunella
Settesoldi- progetto luci di Sergio Aguirre- con Veronica Tani, Ilenia
Nerini, Elena Fabiani, Ilaria DaPrato,Chiara Foianesi,Valerio Rizza,
Luigi Operno e Andrea Ballerini.
C'era una volta un
re che aveva capito
che crescere è il contrario di morire, per questo era diventato re.
E c'era riuscito
sorridendo, imbrogliando, rubando, corrompendo, ancora sorridendo,
pugnalando nell'ombra.
E quando fu re
volle diventare Imperatore, perché solo se ci si espande non si
marcisce, pensava. E ci riuscì sorridendo, imbrogliando, rubando,
corrompendo, ancora sorridendo e pugnalando nell'ombra.
Se soltanto fosse
riuscito a fermarsi, avrebbe visto che c'è un punto oltre il quale
la vastità del possesso coincide con il nulla. Se soltanto fosse
riuscito a fermarsi, l'Imperatore avrebbe visto il lento, paziente,
meraviglioso spettacolo shakespeariano della decomposizione.
“Anche gli imperi
sono schiavi dell'entropia. La sabbia dei deserti, le radici delle
foreste, l'acqua degli oceani, presto sommergeranno tutto di nuovo.
E allora si potrà ricominciare” (Gafyn Llawgoch).
Mi sono servita dei
personaggi di Shakespeare, di Beckett, di Stoppard, li ho mescolati
come le carte dei tarocchi e, in un gioco di doppi e di scambi, ne
ho inseguito le funzioni fino alla costruzione di un universo che ci
ha avvolti in una rete di nuovi significati.
M.Nifosì
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